Sono a casa per qualche giorno
prima di una nuova partenza.
Mi manca un pò questo mondo virtuale,
i vostri blog e i commenti al mio,
così ho deciso, giusto fra una valigia e l'altra,
di preparare un post sul restauro delle cornici in pastiglia
condividendo con voi quello che io ho imparato, in molto tempo,
empiricamente, con prove e tentativi.
So bene che quello che io vi proporrò
non è certo il percorso suggerito nei manuali di restauro,
nè i materiali sono quelli più adatti,
ma bisogna trovare compromessi
perchè è assurdo spendere centinaia di euro
per il restauro di una cornice che ne vale venti.
Bella vero, l'ha scovata mia madre a un mercatino
e presto sarà shabby nella casetta al mare.
Capita spesso che una cornice in pastiglia,
che altro non è che una sorta di gesso stampato appoggiato su una base di legno,
sia mancante di alcune parti
... come in questo caso!
Se la cornice è bella, vale la pena di ricostruire la parte assente ...
... e il lavoro è tanto più difficile, anche può sembrare assurdo, quanto più è sottile
lo strato di pastiglia mancante e piccolo il pezzo.
Il materiale ideale, mi hanno detto, sarebbe lo stucco per dentisti,
ma a mio avviso il gioco non vale la candela.
Così ecco invece che cosa uso io:
-Acqua
-colla vinilica
-polvere di marmo (o gesso in polvere o scagliola)
- plastilia per bambini (il mitico Pongo!)
- borotalco
-una spatolina e un contenitore
(scusate le foto sdraiate!)
Per prima cosa si appoggia la plastilina
su una parte simile al pezzo mancante per ottenerne un calco,
meglio fare più di un calco per ogni parte mancante,
perchè non è detto che riesca sempre perfettamente!
Con delicatezza staccare i calchi, cercando di non deformarli.
Spolverarli poi col talco, per evitare che si attacchi l'impasto di cui li riempiremo,
poi soffiare via l'eccesso.
Mescolare la polvere di marmo con un pò d'acqua
e con un pò di colla vinilica per rendere l'impasto più elastico
(deve essere morbido ma non molle, altrimenti cola e impiega una vita a seccarsi)
A questo punto c'è la fase più difficile:
ASPETTARE!
Se si ha fretta, si rischia di compromettere il lavoro perchè il calco ottenuto si spezzerà facilmente
... come in questo caso!
Provate a lasciare l'impronta con un unghia,
se non rimane vuol dire che è abbastanza duro per procedere all'estrazione
... sempre con molta cautela!
Dà molta soddisfazione vederseli davanti!
... Ma il calco non è mai perfetto per essere inserito,
In genere è sempre abbondante,sia come altezza, sia come dimensione!
e allora via con cutter, carta vetrata, lima ecc...
fino a che non si adatta quasi perfettamente al buco in cui inserirlo!
Appoggiatelo su un letto di colla vinilica,
se è anche abbondante non preoccupatevi, aiuterà a riempire gli spazi vuoti.
Spesso rimangono fessure fra le parti nuove e il resto della cornice.
Io uso un pò di stucco che inserisco con la spatola o a mano
e cerco poi di lisciarlo quando è umido a mano o, da secco, con la carta vetrata fine.
Una volto terminata questa fase, se la cornice resta color legno o dorata, è bene procedere alla colorazione
(io uso colori acrilici perchè non mutano col tempo)
e alla doratura
(in questo caso sempre acrilica, ma in commercio ci sono vari tipi di porporine)
Io la coloro, anche se poi la shabberò,
perchè altrimenti non potrei spelacchiarla in questi punti
Ecco il risultato finito!
Trovo sia impossibile senza l'aiuto di un calco ottenere un risultato simile.
Non so se altri usano metodi diversi, se è così mi piacerebbe condividere le nostre esperienze.
Per chi invece volesse provare la mia procedura, spero di essere stata chiara ma sono a disposizione per altri suggerimenti.
Auguro a tutti BUONE VACANZE
... quando torno mi gusterò ogni novità e ogni singolo post
che mi sono persa in questo mese.
Baci a tutte!!!
Monica